La cucina amalfitana è caratterizzata dalla freschezza e dalla semplicità dei suoi ingredienti, che spesso includono pesce fresco, agrumi, pomodori, olive e erbe aromatiche.
Ecco alcuni piatti tipici della cucina amalfitana:
- Spaghetti alle vongole: un piatto di pasta semplice ma delizioso, fatto con spaghetti, vongole, olio d’oliva, aglio e prezzemolo.
- Insalata di limoni: una fresca insalata fatta con fettine di limone, olive, origano, peperoncino e olio d’oliva.
- Frittura di mare: una selezione di frutti di mare fritti, tra cui calamari, gamberi e pesce spada, serviti con limone e una salsa leggera.
- Parmigiana di melanzane: un piatto vegetariano fatto con strati di melanzane, pomodoro, mozzarella e basilico.
- Sfogliatella Santa Rosa: un dolce tipico della Costiera, a forma di conchiglia, ripieno di crema pasticcera e amarene sciroppate.
- Pizza alla marinara: una pizza con base di pomodoro, aglio, origano e olio d’oliva.
- Zuppa di pesce: una zuppa fatta con una selezione di pesce fresco, pomodoro, patate e altre verdure.
- Scialatielli ai frutti di mare: un piatto di pasta lunga, simile agli spaghetti, fatto con frutti di mare, pomodoro e aglio.
Questa cucina è molto legata alla tradizione e alla cultura locale, ed è nota per la qualità dei suoi ingredienti e la cura nella preparazione dei piatti.
Partendo da queste basi
gli chef della Taverna Buonvicino, fautori del buono, giusto e pulito, mescolano nel proprio menù una serie di tradizioni che affondano le loro radici nelle ricette del XIX secolo, quando in Campania era molto forte il connubio tra piatti poveri e aristocratici al tempo stesso.
La cucina dell’Ottocento si è evoluta in modo significativo rispetto alla cucina del periodo precedente, soprattutto per via dei cambiamenti sociali ed economici che hanno caratterizzato quel secolo.
Era basata su ingredienti locali e di stagione, e veniva preparata principalmente in casa dalle donne. La maggior parte delle ricette erano tramandate oralmente di generazione in generazione, e spesso variavano di regione in regione. Non esisteva ancora una cucina nazionale italiana unificata, ma piuttosto una grande varietà di tradizioni culinarie regionali.
Vi era un uso intenso di carni, soprattutto di maiale e di bovino, che venivano consumate in molte forme diverse, sia come carne fresca che come salumi. Molto importante era anche il consumo di pane e di pasta, fatti in casa con grano duro e uova. Tra i piatti più noti di quel periodo si annoverano la pizza, la lasagna, il risotto, la polenta, i bolliti, le zuppe, i primi piatti al sugo, le verdure al forno e le frittate. Inoltre, la cucina dell’Ottocento era famosa per le sue paste e i suoi dolci elaborati e cremosi. In Campania forte era anche la cucina del Monzù (in francese “monsieur”), cuochi che lavoravano nelle grandi case aristocratiche e reali. Questi chef erano altamente specializzati e addestrati alla preparazione di piatti complessi e sofisticati, utilizzando tecniche di cucina laboriose e raffinate.
I piatti dei nostri chef mescolano
tutte queste tecniche in chiave mediterranea, contendendo alimenti freschi e naturali, come frutta, verdura, legumi, pesce, cereali integrali, noci e semi. Questi alimenti sono ricchi di nutrienti, antiossidanti e grassi monoinsaturi, che possono aiutare a prevenire molte malattie. Inoltre si prediligono i prodotti provenienti dal territorio stesso a Km 0, promuovendo gli agricoltori, i viticoltori, gli allevatori che con passione sanno valorizzare eccellenti materie prime. Quindi alla Taverna la cucina non è solo deliziosa ma anche molto sana. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che una dieta mediterranea può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro. Inoltre, la nostra cucina offre un’ampia scelta di piatti adatti a tutti i gusti e le esigenze alimentari, esempio della varietà e dell’opulenza amalfitana. Se avrete l’opportunità di visitare Amalfi e la Divina Costiera, assicuratevi di provare i piatti locali per scoprire tutti i sapori che questa cucina ha da offrire!